Date del tour
- 2 febbraio 2018 - Teatro comunale di Lari (Italia)
- 28 gennaio 2018 - Teatro comunale Don Bosco (Italia)
- 25 gennaio 2018 - Liceo Orazio, Rome (Italia)
- 28 ottobre 2016 - biblioteca comunale Arriccia (Italia)
- 21 maggio 2016 - Teatro di Nemi (Italia)
- 30 gennaio 2016 - Teatro di Villa Gori (Italia)
- 24 gennaio 2016 - Sala della Bandiere Palazzo Rospiglio Zagaralo (Italia)
- 16 gennaio 2016 - Antico Casale di Colle Ionci, Velletri (Italia)
La Compagnia clown “I Tripolini”
Di e con Francesco Passalacqua e Sidney Journo
Pianoforte Alessandra Vinci
Violino: Federico Passalacqua
Luci: Angelo Pasquarelli
Regia Jean Ménigault in arte Méningue
Durata dello spettacolo: 60 minuti, per tutto pubblico a partire dai 7 anni
Creazione 2014/2016
Nella prima metà degli anni ’40, periodo dello sterminio nazista di massa, milioni di esseri umani sono stati deportati nei campi di concentramento nazisti. Sono parte del popolo Ebraico, Rom, Partigiani, Malati gravi , Handicappati, Oppositori Antinazisti e Omosessuali. Il grande conflitto bellico e il genocidio sono da poco terminati quando due bambini ebrei del ghetto di Varsavia, sopravvissuti ai campi di concentramento, giocano in una soffitta piena dei ricordi dei loro genitori uccisi. Da qui i due bambini sviluppano il ricordo dei loro genitori, ripercorrendo le tappe della loro vita sino agli ultimi tristi giorni della loro scomparsa. Lo fanno indossando le vesti del clown. Il clown come essere paradossale, folle, che esprima con la propria maschera e il proprio corpo la follia umana che si è manifestata in questa immensa tragedia. Nelle emozioni pure, viscerali e istintive di un essere DiS”umano”: dolore, paura, rabbia, gioia, allegria, malinconia e tristezza. Perché la musica Klezmer? Il repertorio della musica Klezmer dall’inizio del 900 esprime le melodie della vita delle piccole comunità agricole che nell’Europa dell’est accompagnava la vita nella comunità, matrimoni, funerali, festa nascita di un figlio …un repertorio straordinario che da il senso della vita e di comunità. La fonte di ispirazione è stata l’opera di Viktor E. Franlkl nel suo insieme in particolare iil libro “uno psicologo nei lager” “come ridare senso alla vita”.
Scheda tecnica :
scena 8×6 minimo
Luci :
10 PC 1000 watts
5 PC 500watts
2 domino
1 occhio di bue
1 macchina da fumo